martedì 12 maggio 2015

Per difendersi dallo stress cronico alza la barriera antiossidante

Pallina stressata

La barriera antiossidante, è il meccanismo che permette di difendere l’organismo dall’attacco dei radicali liberi, che si formano inevitabilmente a seguito della produzione di energia delle cellule.

In condizioni di normale stress, l’essere umano vive in una situazione di equilibrio tra produzione ed eliminazione dei radicali liberi, grazie alla presenza di agenti antiossidanti endogeni, che limitano il danno causato da questi radicali liberi andandone a bloccare l’attività dannosa.

Gli antiossidanti endogeni vengono prodotti dal nostro organismo e ne sono parte integrante; altri invece, quali ad esempio la vitamina C ed E, sono esogeni, devono cioè essere introdotti dall’esterno, per esempio con una corretta alimentazione.

In situazioni di stress cronico, spesso gli antiossidanti endogeni non sono sufficienti ad eliminare tutti i radicali liberi. La conseguenza è che lo stress derivante dall’ambiente, induce un aumento dello stress ossidativo all’interno dell’organismo.

Per bloccare questo circolo vizioso è fondamentale avere una dieta ricca di agenti antiossidanti.

I più comuni antiossidanti sono presenti in frutta e verdura:

Acido ascorbico o vitamina C lo troviamo maggiormente negli agrumi, specialmente kiwi, arance, clementine ma anche nei peperoni, broccoli, cavolfiori, prezzemolo, timo, peperoncino.

Carotenoidi nella frutta e nella verdura di colorazione gialla e arancione per la presenza di beta-carotene, e quella rossa per la presenza di licopene.

Composti fenolici presenti in alte concentrazioni in tutti gli alimenti di origine vegetale, nell’uva, e quindi nel vino, specialmente in quello rosso.

Tocoferoli contenuti nei semi oleosi, nell’olio di oliva e nella frutta in genere.

Zinco e selenio presenti in frutta e vegetali, soprattutto lenticchie rosse, fiocchi d’avena integrali e nella frutta secca.

Isotiocinati, ditioltioni, indoli, presenti nelle crucifere soprattutto broccolo, cavolo e cavolfiore.

Folati, vitamine presenti in quantità elevate nei cavolini di Bruxelles, negli asparagi, carciofi, broccoli, in alcuni agrumi come il kiwi, arance, clementine, mandarini, nella rucola, nei pomodorini ciliegino, in pane e pasta integrale, in noci, mandorle e nocciole.

Attivatori di enzimi di fase II che favoriscono l’eliminazione delle sostanze tossiche unendosi alle molecole, presenti per esempio nelle crucifere.

Promotori dell’apoptosi come il sulforafano e l’indolo-3carbinolo, presenti sempre nelle crucifere: crescione, ravanello, rucola, senape, cavoli, etc…








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