lunedì 6 luglio 2015
Bibite energetiche Monster: confermata la presenza di arsenico in alcuni lotti
Dal ministero della Salute è arrivata solamente ora la segnalazione e conferma, che nelle bibite Monster commercializzate alcuni mesi fa, regolarmente vendute anche in Italia, è stata analizzata la presenza di arsenico inorganico.
Questa presenza è stata riscontrata più precisamente nell’additivo “trisodio citrato” (E 331) prodotto in Cina.
Sono stati conseguentemente ritirati dal commercio i quattro lotti sotto accusa, lotti che sono stai distribuiti in cinque regioni (Lazio, Lombardia, Puglia, Toscana e Veneto).
La vicenda risale comunque a mesi fa, ma solamente oggi si ha avuto certezza e conferma da parte degli enti preposto alla tutela dei consumatori.
Nello specifico, i prodotti ritenuti pericolosi, sono lattine riportanti le diciture “Monster Energy Green, Lotti LE1406D TT:TT e LE1431D TT:TT”, “Monster Energy Absolutely Zero, Lotto LE1419D TT:TT” e “Monster Energy Rehab, Lotto LE1429D TT:TT”.
In Italia la segnalazione della lista di distribuzione è pervenuta con notevole ritardo, esponendo in tal modo i consumatori al rischio di assunzione.
L’allerta era scattata in decine di paesi europei. La presenza di arsenico nell’additivo è pari a 5,5 mg/kg-ppm , rispetto a un limite massimo di 1,0 mg/kg-ppm.
Il valore riscontrato è 5 volte superiore alla norma.
Da specificare che l'additivo contiene arsenico inorganico classificato tossico, mentre l’arsenico nella forma organica non lo è.
Il ritiro ha inoltre iguardato 33 paesi, alcuni dislocati in Asia e Africa.
La vicenda risale all’11 luglio 2014 quando le autorità belghe hanno scoperto la contaminazione.
Dopo questa segnalazione passarono 6 mesi e solo il 27 febbraio 2015 è scatta l’allerta in tutto il mondo.
In Italia la prima segnalazione risale al 3 marzo 2015.
La conferma è arrivata direttamente dal ministero della Salute, che con estremo ritardo e con deprecabile silenzio, ancora una volta preferisce tacere anziché chiarire.
Eppure lo “Sportello dei Diritti” il 10 luglio 2014, per primo in Italia con un comunicato specifico, aveva rilanciato l'allerta del Sistema rapido di allerta europeo (Rasff n° 2014.0946) avvisando le autorità sanitarie nazionali, circa la presenza di arsenico, presente in citrato di sodio prodotto in Cina e commercializzato in Italia.
Non è la prima volta, ricorda Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che viene segnalata la presenza di questo pericoloso elemento chimico in eccesso in prodotti che sono utilizzati come alimento e quindi dannosi per la salute.
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