giovedì 8 ottobre 2015

Dieta alcalina, una bufala a metà: la storia di un cybernauta

Sinceramente ero in dubbio se intitolare questo articolo così o in altro modo, mi sarebbe piaciuto anche "Dentro la rete" oppure "Come perdersi", avrebbero forse rispecchiato di più il contenuto, ma alla fine ho optato per questo, suonava bene, così come i popcorn, ne avrete bisogno se volete gustarvi il "film".


Dieta alcalina


Questo non è un articolo scientifico, questa è una storia basata su fatti reali.



Perché nasce questa storia?


Per il semplice fatto che in rete, ma anche su molti testi, in televisione, sui giornali, nel mondo delle diete in generale si possono trovare riferimenti alla dieta alcalina, riferimenti al fatto che determinati alimenti possano in qualche modo influenzare il pH del nostro organismo o indirettamente indurre tramite l'equilibrio acido-base effetti più o meno benefici.


Il limone, dal potere alcalino, è un vero toccasana!

Depurati con i cibi alcalini!
Contrasta l'acidità con i cibi alcalini!
Acqua alcalina per il benessere!
O viceversa, assumi cibi acidificanti per contrastare alcune infezioni!
E via dicendo...

D'altro canto, e in egual misura, si possono trovare articoli perlopiù scientifici ma anche conferenze e meeting, che confutano in modo duro e quasi inequivocabile questa dieta e questo approccio, attaccandolo da vari fronti e chiudendolo definitivamente nel cassetto delle "dicerie anti-scientifiche", in ragione del fatto che non esistono alimenti acidificanti o alcalinizzanti, in quanto i succhi gastrici non lo permetterebbero. 


La cosa strana, a mio avviso è che nonostante questo, la presunta "bufala anti-scientifica" continua imperturbata a girare per il web, per la tv, ad essere pubblicata su testi, su giornali, a incontrare il favore di un sempre più crescente numero di medici, biologici e di nutrizionisti, senza parlare dei naturopati, che ne hanno fatto un capo saldo del loro principio e filosofia di cura.


In poche parole si possono trovare da una parte esponenti che promuovono questa teoria e  dall'altra esponenti o scienziati che con ardore continuano ad affermare che trattasi di (parole loro) "fuffa di ciarlatani", dimostrandone scientificamente l'inefficacia.

Quindi eccomi qua! Occupandomi (anche) di divulgazione scientifica, non ho potuto che mettermi nei panni di un povero cybernauta, che navigando per il web alla ricerca d'informazioni su questo argomento, non può fare ameno d'imbattersi nelle due diverse correnti di pensiero, uscendone più confuso di prima.

Se poi quell'utente diventa anche paziente, e incappa in problematiche metaboliche, come l'acidosi metabolica, diete chetogeniche o anche infezioni urinarie, dove il pH diventa un dato importante, e volesse avere chiarezza, potrebbe finire con il doversi recare anche dallo psicoanalista perché non più in grado di comprendere verità e bugie!

Veniamo quindi al nocciolo della questione, non entrerò nell'ambito chimico, fisiologico, o medico, della diatriba, lascio agli esperti del settore il compito, anzi non voglio nemmeno entrarci nella diatriba! 

Mi limiterò a citare le fonti, molto più autorevoli di me in questo ambito, cosicché ognuno possa approfondire l'argomento come meglio crede, e cercheremo di dare una risposta concreta, solo in una seconda parte.
Magari chissà, con l'aiuto di entrambe le parti! Non siamo qui per litigare.




Cosa dice la dieta alcalina?

Stupidaggini scientificamente infondate a quanto pare, così viene definita da molti, tutta la tematica trattata.


La dieta alcalina è stata prima di tutto un libro, testo scritto dal Dr. Robert Young e da cui successivamente molti hanno tratto ispirazione.

Il suo assunto si basa sul fatto che modificando il ph dell'organismo con l'alimentazione, rendendolo alcalino, il corpo ne trarrebbe innumerevoli benefici.

Di seguito potete trovare il link di approfondimento, per chi non la conoscesse:


Macrolibrasi - presentazione dieta alcalina del Dr. Rober Young




La dieta alcalina è una bufala?

Per molti acuti utilizzatori del rigoroso metodo scientifico pare proprio di si, sembra essere stato scientificamente dimostrato che il pH degli alimenti non può in nessun modo, se non minimamente o per pochi istanti, far variare il pH all'interno dell'organismo.

Nessun alimento sarebbe in grado di modificare il pH nell'organismo, non esisterebbero alimenti acidificanti o alcalinizzanti.

Ecco un breve estratto di Dario Bressanini, noto chimico e divulgatore scientifico, del perché l'alimentazione non influirebbe sul pH:


"In realtà l’eventuale acidità o basicità di un alimento che introduciamo con la dieta non ha alcuna influenza sul pH del nostro sangue. Insomma, una vera e propria sciocchezza."


In seguito un affermazione del medico Salvo di Grazia (MedBunker) riportata dallo stesso Bressanini:


"1) Una pietanza alcalina, subito dopo l’ingestione, viene a contatto con i succhi gastrici presenti nello stomaco che, come tanti sanno, sono molto acidi. Questo «incontro» neutralizza l’alcalinità dell’alimento, che al momento di venire assimilato è praticamente neutro (o addirittura acidificato). 2) Anche se esistesse un cibo capace di mantenere la sua basicità dopo il passaggio dallo stomaco, fino a riuscire a far variare il pH del sangue, si metterebbero in moto tutti i meccanismi che abbiamo descritto per riportare immediatamente il pH ai valori consueti. 3) Nel caso (ipotetico e inesistente) di un alimento commestibile che dopo aver sorpassato indenne l’acidità gastrica e non aver scatenato i meccanismi di regolazione del pH, riuscisse a rendere «basico» il nostro sangue, basterebbero pochi minuti di questa condizione per andare in alcalosi metabolica. Pertanto, se esistesse questo tipo di alimento, sarebbe un veleno e mangiarlo significherebbe morire, altro che salute!"
Per approfondire l'argomento e conoscerne gli aspetti, visitate i seguenti link:

Scienza in cucina di Dario Bressanini - La bufala della dieta alcalina


Ma anche:


Erica Baroncelli - La bufala della dieta alcalina



Non ne elenco altri, dicono tutti più o meno la stessa cosa, molti sono dei copia e incolla.


Si evince come secondo questa teoria il valore pH degli alimenti o di ciò che ingeriamo non potrebbe in nessun modo essere utilizzato come cura perché ininfluente, secondo questo assunto una vera e propria sciocchezza, una bufala.



Ma allora perché definirla, una bufala a metà, o meglio lasciata a metà?

Perché nonostante tutto, come detto sin dall'inizio dell'articolo, molti altri esponenti del mondo scientifico non la pensano allo stesso modo, creando così smarrimento, confusione, caos, insomma un immenso garbuglio d'idee, studi scientifici, analisi, dati, opinioni da cui l'utente finale non sa più da che parte iniziare a sbrogliare!

Perché anche se preso atto di queste tesi scientifiche, e della non veridicità della dieta alcalina, l'utente si troverà di fronte ad un immenso dilemma.

Al di là degli argomenti esposti nel testo del dottor Young di cui alcuni sono stati ampiamente confutati e  pare trattasi effettivamente di correlazioni scientificamente illogiche, il dottor Young non me ne voglia a male, alcalinizzare o acidificare tramite gli alimenti sembra cosa semplice e naturale per molti altri esponenti


Anzi, per una gran fetta di esperti in alimentazione, sembra essere alla base di uno stile di vita sano e consapevole!

Perché si possono trovare infinite tabelle che illustrano in modo rigoroso cibi alcalinizzanti e cibi acidificanti!

Perché come detto, resta una teoria comunque ben radicata in ambito nutrizionale!

Utilizzata da chi le persone le visita e le cura! 

Non solo, apparecchi che trattano l'acqua di casa rendendola alcalina e favorendo il benessere dell'organismo stanno prendendo sempre più piede e si possono trovare in commercio già da tempo.
Ma se, come dicono "i cacciatori di bufale" alcalinizzare è una sciocchezza, tutto questo che senso ha?

Se tutto si fermasse al mero ambito di analisi chimica o di corrente di pensiero, non sarebbe un grande problema, invece ci troviamo davanti ad una miriade di professionisti che utilizzano questa teoria come prassi terapeutica. 
Alcalinizzare e acidificare con l'alimentazione, semplicissimo!

Volete un assaggio?


Dott. Luca Bertini - Alimenti acidi e basici

Fondazione Umberto Veronesi - Acqua e cibi acidificanti per combattere le infezioni urinarie

Proff. Berrino . Come alcalinizzare al meglio il nostro corpo

Riza - Via stanchezza, sovrappeso e stipsi con la dieta anti acidosi

Curarsi al naturale - menù e ricette per alcalinizzare il corpo


Emilio Arisi, medico ginecologo - Acidificare o alcalinizzare le urine

Video - Le iene - dott.ssa Michela de Petris, medico nutrizionista oncologica (dal minuto 0:04:00)

Si potrebbe continuare quasi all'infinito...
...cosa viene da pensare? Tutti tonti questi! Ma dove vivono? Come curano? Eppure trattasi di illustri esperti nel campo alimentare, tra cui medici laureati e specializzati!! 
Cribbio!!! E scusate il disappunto!
Non l'hanno letta che è una bufala?


Come può un utente, un paziente, chiunque voglia informarsi a riguardo, riuscire a districarsi da questa storia che sembra assumere le sembianze di una campagna elettorale?



Ma aspettate di vedere il resto, perché il tutto si trasformerà in un eccelso thriller psicologico!

Proseguendo con il raffronto mi accorgo di una cosa, che non sia questo per caso l'anello mancante dell'evoluzione delle due correnti di pensiero?

Informazioni molto curiose, le si possono trovare sul sito mypersonaltrainer.it, sito che reputo quantomeno attendibile, redatto da persone molto qualificate in ambito alimentare, da dove traggo un estratto (ricordatevelo per un attimo):


"L'acidità di un alimento non si misura allo stato fresco, ma sulle ceneri (minerali) che rimangono dopo la combustione. Queste sostanze inorganiche, quindi non metabolizzabili, possono comportarsi come acidi o basi, e come tali partecipare al mantenimento del normale pH organico. Il limone, ad esempio, ha un pH molto basso, legato all'abbondante presenza di acido citrico; viene comunque considerato un alimento alcalino perché le sue componenti acide hanno natura organica e come tali vengono facilmente metabolizzate dall'organismo ed eliminate con la respirazione, mentre quelle basiche inorganiche vi permangono più a lungo."


Link completo:


Mypersonaltrainer - La dieta alcalina 


Quindi non è più come Bressanini sapientemente spiega??? Che Bressanini a caccia di bufale, abbia per caso preso un 
granchio? Possibile?
Non sarebbe quindi la pietanza, l'alimento, acidificante o alcalinizzante, ma bensì le ceneri della stessa rimaste dopo la combustione, cioè non metabolizzabili.
A questo punto esisterebbero effettivamente, alimenti alcalinizzanti e alimenti acidificanti!
Sarebbe una bufala dentro una bufala! Una Matrioska!???


Infatti Bressanini nel suo articolo inizialmente SI CHIEDE:

"Questa "dieta" non spiega perché un alimento acido dovrebbe essere "alcalinizzante". E poi alcalinizzare che cosa? Il sangue? Le urine? Genericamente "il corpo"? Si sa che il diavolo è nei dettagli."


ECCO LA RISPOSTA, se non ve la ricordate tornate pure a leggerla, non sappiamo se corretta o meno, ma almeno c'è una risposta...



...e se poi il diavolo fosse proprio nei dettagli?

Se avete letto gli articoli "contro", avrete potuto notare come per quella "teoria scientifica" sembra non essere possibile modificare permanentemente il pH del corpo o del sangue.

Come Bressanini dice:


"In realtà il nostro pH non è fisso: può variare (ad esempio un pH di 7,3 o di 7,5 per alcuni minuti potrebbe non provocare danni particolari) però viene subito riportato nella norma da una serie di meccanismi che il nostro organismo mette in atto involontariamente, ma in maniera visibile, mediante due mezzi: i reni e la respirazione."


Ammettiamo ora vera questa tesi (in effetti lo è), ammettiamo che sia esattamente così: non è possibile, meccanismi come la respirazione e la funzione renale riportano il pH ai valori più consoni per l'organismo.


Ma allora come la mettiamo con le urine? La funzionalità renale?
Siamo effettivamente sicuri che non sia possibile modificare il pH urinario tramite l'alimentazione e che questo non possa essere utilizzato come cura?

Perché Bressanini si chiedeva anche questo, ripeto per chiarezza:

"Questa "dieta" non spiega perché un alimento acido dovrebbe essere "alcalinizzante". E poi alcalinizzare che cosa? Il sangue? Le urine? Genericamente "il corpo"? Si sa che il diavolo è nei dettagli."

Erica Barracelli, radicalizza la posizione, aggiungendo:

"Anche se valutiamo il pH urinario possiamo facilmente smentire questa fasulla teoria. Le urine sono fisiologicamente leggermente acide per impedire la proliferazione batterica e il corpo regola, attraverso finissimi meccanismi, il PH urinario al suo valore standard."


Sempre da mypersonaltrainer.it traggo invece questo estratto, in TOTALE CONTRASTO, come del resto molti altri:

"Per quanto riguarda l'influenza della dieta sul pH urinario, si hanno tipicamente urine acide nelle diete ricche di carne, specie se conservata, ed urine alcaline nelle diete vegetariane o più in generale ricche di verdura e frutta (ad eccezione di prugne e mirtilli)."


Inoltre si possono trovare riferimenti a come questo aspetto possa essere utilizzato come cura: 

alcalinizzare le urine




Non vi sentite forse un po' confusi?
A chi credereste? 





Il problema fondamentale è che nessuna corrente di pensiero ha minimamente voglia di confrontarsi con l'altra, almeno direttamente.

Ho provato ad esporre a Bressanini alcune argomentazioni di mypersonaltrainer contrastanti la sua "visione" per avere delle delucidazioni in merito, mi è stato risposto "...chissenefrega se mypersonaltrainer o altri dicono cose non dimostrate" (non mi modo scortese, ma ha dato l'idea che a lui non interessasse minimamente)...ma il punto interessante per un divulgatore è proprio questo, perché ce ne sono troppi e autorevoli! Come è possibile?

Anche perché poi, le stesse cose di cui bisognerebbe "fregarsene perché non dimostrate" le ritroviamo dette dalla Fondazione di Umberto Veronesi, le ritroviamo nelle parole del Proff. Berrino, le ritroviamo nel blog del dott. Raffaele Morelli, le ritroviamo in migliaia di articoli redatti da medici e nutrizionisti che le persone le curano! 
Non si tratta solo di quattro ciarlatani insomma!

Sembra quasi che il problema, sia da ricercare nell'esposizione dell'argomentazione più che nei contenuti. 
Sembra quasi che ognuno dal suo punto di vista abbia ragione, tutto dipende da cosa si vuol dimostrare e da come lo si vuol dimostrare. Indipendentemente dagli studi citati, le due correnti di pensiero continuano a riportare affermazioni contrarie e a rigor di logica una delle due dovrebbe rivedere la sua tesi.

Attenzione, la bontà degli studi e delle parole di Bressanini, di mypersonaltrainer.it o la bontà di tutti i siti d'informazione presenti nell'articolo, non vuole assolutamente essere messa in dubbio, anzi il contrario, (sono e resto un appassionato cyberutente di questi siti informativi), non sarei qua a prendere le argomentazioni seriamente altrimenti, ed è proprio questo il nocciolo del problema!

Ho preso in considerazione seriamente sia le argomentazione di uno dei divulgatori scientifici sulla tematica alimentare più in auge del momento, sia quelle di un sito internet che si definisce il primo sito in Italia per numero di visitatori nella categoria salute benessere.
Ho voluto mettermi nei panni di un cyberutente che navigando per il web, cerca tra i siti di maggior autorevolezza e importanza, informazioni serie e affidabili.

Un ipotetico cybernauta arrivato a questo punto, potrebbe ragionevolmente chiedersi se esiste la possibilità che la scienza, quella con la "S" maiuscola, quella del rigoroso metodo scientifico, quella di Dario Bressanini, di Salvo di Grazia, di illustri esponenti del CICAP che hanno l'obiettivo e il dovere di smontare pezzo per pezzo con la logica il paranormale e la pseudoscienza abbia preso un abbaglio!
Perché i critici e gli scettici rigorosi che pretendono le prove, come del resto la scienza impone, pendono letteralmente dalla labbra e si fidano ciecamente di ciò che questi massimi esponenti dicono. Si esattamente si fidano, così come del resto moltissimi altri si fidano di ciò che viene riportato da coloro che affermano il contrario.

L'influenza che hanno entrambe le parti sulla collettività è grande.

Come già detto in questo frangente, l'esposizione personale non si prefissava di far luce sulla diatriba ma piuttosto, portare alla luce le ombre che affliggono la divulgazione attuale e di conseguenza l'informazione medica e alimentare.

Facile infatti notare come uno sventurato utente che cerca solamente risposte alle sue domande visitando siti di spicco e con una posizione autorevole, possa uscirne con le idee più confuse di prima. 

E voi che idea vi siete fatti?  A chi dareste più peso? Come vi comportate di fronte a idee totalmente contrastanti d'influenti e importanti esponenti?




Parte seconda:


Dieta alcalina 2 - Il ritorno della bufala a metà





















www.mirkotoller-medicinaenutrizione.it

2 commenti:

  1. Davvero pensa che tra quanto dice il prof. Berrino e quanto dice Lei io scelga Lei ? confronto Improponibile, mi creda...

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    1. Io le credo, il confronto non s'ha da fare.

      Le darò un indizio però, provi con una banale ricerca su google, cerchi "dieta alcalina bufala", le compariranno gli articoli del dott. Salvo di Grazia -in arte Medbunker- (medico divulgatore), Dario Bressanini (Chimico divulgatore), Wired, AIRC, e molti altri...

      Li legga, almeno quello di Bressanini che racchiude più concetti dello stesso argomento.

      Ecco, ora replichi a loro ciò che pensa se desidera.

      Le dirò la verità, pensavo esattamente come Lei, ed esattamente per questo è nato il qui presente articolo che racconta la "storia di un cybernauta". Siamo noi: io, lei e molti altri.

      Lei non deve scegliere, deve capire.

      La ringrazio del suo contributo, se ha ulteriori dubbi o altro da integrare, avrà la mia attenzione.

      Saluti.

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