venerdì 18 dicembre 2015

Medicine alternative: round-up (disorientante)


LE PIÙ AUTOREVOLI ASSOCIAZIONI SCIENTIFICHE DEL SETTORE INSIEME PER APPROFONDIRE LE ULTIME RILEVAZIONI DEMOGRAFICHE SULL’UTILIZZO DELLE MEDICINE NON CONVENZIONALI IN ITALIA

Anche AMIOT - Associazione Medica Italiana di Omotossicologia - ha partecipato al round-up MNC: “Un’iniziativa unica per qualità, e un segnale forte a chi vive di pregiudizi anti-scientifici e si rifiuta di considerare l’efficacia di questi paradigmi terapeutici”, ha dichiarato il Presidente AMIOT Dott. Cesare Santi 

 Il dibattito riguardante le Medicine Tradizionali, Complementari e Alternative è tanto attuale quanto a tratti disorientante, e i continui fraintendimenti - epistemologici, etici, ontologici e logici - generano spesso caos e incertezza. Per portare maggiore chiarezza su questa tematica l’Associazione per la Medicina Centrata sulla Persona ONLUS-Ente Morale ha riunito in un round-up tutte le principali Associazioni di Medicine Non Convenzionali a profilo definito in Italia, ponendo loro domande puntuali e attuali sulle criticità e prospettive del settore. Ne è uscito un documento di estremo interesse, per una volta unitario, seppur nel rispetto delle specifiche sensibilità di ogni Associazione medica.

 Hanno preso parte a questo importante dibattito Cesare Santi, Presidente AMIOT - Associazione Medica Italiana di Omotossicologia; Antonella Ronchi, Presidente FIAMO - Federazione Italiana Associazioni e Medici Omeopati; Adele Alma Rodriguez, Presidente LUIMO - Libera Università Internazionale di Medicina Omeopatica “Samuel Hahnemann”; Daniela Giacchetti, Presidente S.I.Fit - Società Italiana di Fitoterapia; Laura Borghi, Presidente SIMA - Società Italiana di Medicina Antroposofica; Simonetta Bernardini, Presidente SIOMI - Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata; Antonio Morandi, Presidente SSIMA - Società Scientifica Italiana di Medicina Ayurvedica.

Dal round-up è nata una pubblicazione sulla testata “Advanced Therapies” di Nuova Ipsa Editore - a cura di Mariateresa Tassinari, Mario Alivia, Luca Poma e Paolo Roberti di Sarsina - volta a fare chiarezza e a rispettare il protagonista principale di ogni percorso di cura: la persona. Per arrivare a delle conclusioni utili sono stati interpellati le Presidenti e i Presidenti delle varie sigle, a cui sono state poste domande specifiche sulle criticità e prospettive sulle Medicine Non Convenzionali in Italia.


Nello specifico si è chiesto a ogni Associazione di approfondire e chiarire la propria posizione su alcuni aspetti dedicati alle Medicine non Convenzionali come il trend di accesso a esse da parte della cittadinanza, gli strumenti più adeguati per promuovere al meglio le MNC, quali esigenze, criticità e prospettive il settore presenta per il futuro, qual è l’offerta formativa attuale e il punto di vista sull’ipotesi di una Legge Quadro Nazionale sulle Medicine non Convenzionali e Complementari.

Nel nostro Paese negli ultimi anni le Medicine non Convenzionali hanno aumentato ulteriormente la propria diffusione: circa il 14,5% della popolazione italiana ricorre a questi metodi di cura (fonte: Eurispes), ed è altresì molto alto il numero delle persone che hanno sentito parlare di MNC, ben l’82,5%, mentre il 16,2% ha utilizzato un medicinale omeopatico almeno una volta nell’anno (fonte: Doxapharma).

Commenta anche Paolo Roberti di Sarsina, Medico psichiatra esperto in MNC e membro del Comitato scientifico dell'AMIOT, sottolineando che "L’incremento del ricorso alle Medicine Non Convenzionali è un dato assodato, sia a livello nazionale che internazionale, grazie a una presa di responsabilità sempre più evidente degli individui circa il proprio stato di salute e le strategie terapeutiche, ma soprattutto grazie a modalità relazionali medico/paziente totalmente differenti da quelle della medicina allopatica e ben più sensibili alle esigenze del singolo paziente".

 “Il quadro complessivo descritto” - ha commentato Cesare Santi, Presidente AMIOT - Associazione Medica Italiana di Omotossicologia - “non fa che confermare il nostro auspicio in un maggiore impegno da parte delle istituzioni pubbliche affinché facciano la loro parte nel veicolare correttamente le informazioni sulle medicine non convenzionali, al pari di quelle allopatiche”. 


...

A questo punto mi pongo personalmente una domanda: dove si vuole arrivare?
Sinceramente mi sembra una continua lotta contro i mulini a vento per entrambe le parti in causa.


Ricordo che recentissimamente il ministro per la salute Beatrice Lorenzin appoggiando le cure non convenzionali, aveva scritto la prefazione sul libro "Elogio all'omeopatia" (Cairo Edizioni) di Giovanna Gorga.

Pronto è arrivato l'attacco del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze) con 500 firme di illustri esperti delle comunità scientifiche affinché venga rimossa la prefazione del ministro sul testo. 
Il CICAP ha voluto ricordare e ribadire al ministro che, come molte cure non convenzionali, l'omeopatia è una medicina priva di efficacia specifica in quanto nessuno ha mai dimostrato che possa ottenere risultati di cura superiori al placebo.

La prefazione del ministro è stata quindi successivamente tolta dal testo incriminato.

Per questo mi chiedo dove si vuole arrivare, si cerca forse di creare ancora più confusione nella testa delle persone?


Non avrebbe maggiore senso un confronto più aperto, internazionale e trasportato nel tempo con tutti i rappresentati delle varie correnti di pensiero scientifiche e pseudoscientifiche per poter così approfondire, analizzare, osservare, verificare e poter quindi difendere in modo più serio e coerente le proprie teorie, idee, pensieri e cure?


A voi l'ardua sentenza!









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