domenica 13 marzo 2016

Benessere: 5 motivi per stare un po' al mare


Il mare fa bene alla salute per 5 motivi.
Stare vicino all’acqua aumenta l'energia e le emozioni positive, a dirlo uno studio.

Risaputo è il fatto che il mare con il suo carico di iodio, la sua aria vivace e pura apporti benefici per il nostro organismo, ma c'è di più: stare vicino all’acqua stimola il cervello aumentando l'energia e le emozioni positive, riducendo inoltre i sentimenti negativi.

Lo ha scoperto uno studio dopo dieci anni di ricerca scientifica. Secondo i ricercatori dell’Università della British Columbia, che hanno analizzato gli effetti dei colori rosso e blu su un campione di 600 persone, proprio il colore associato all’oceano e al cielo e quindi a spazi molto aperti e a vasti orizzonti infonderebbe un maggior senso di calma e tranquillità. Proprio quello che serve dopo un anno di stress.

Lo studio dimostra come l’acqua e quindi, mare, lago o fiume, porti al cervello cinque benefici fondamentali per la felicità:


 1. Il colore blu da’ gioia.  A quanto pare il colore blu è anche il colore preferito del mondo. Lo studio dei colori e delle loro proprietà terapeutiche non è una scoperta ma una riscoperta. La cromoterapia è una pratica terapeutica che si è sviluppata attraverso i secoli passando da una fase empirica ad una sempre più scientifica. Nell’età aurea della Grecia e in Egitto si praticava già la medicina del colore. I cinesi curavano i malati ponendoli in camere dove filtrava la luce del colore prescelto oppure avvolgendoli in tessuti colorati.

 2. Stare lungo la costa rende più sereni. Istintivamente sappiamo che stare vicino all’acqua ci rende più sani e più felici, riduce lo stress e ci porta pace. Secondo lo studio, per tranquillizzarci a livello di subconscio, basta anche solo osservare un paesaggio marittimo: guardare immagini della natura, infatti, fa attivare le parti del nostro cervello associate “a un atteggiamento positivo, alla stabilità emotiva e al recupero di ricordi felici”.

 3. Guardare l’acqua ringiovanisce il cervello. A dirlo anche uno studio del 1995 pubblicato su Environmental Psychology, in cui si analizza il rendimento e la concentrazione di due gruppi di studenti. Uno a cui erano state assegnate stanze con viste su alberi, laghi, prati e un altro a cui erano state date stanze su vedute urbane. Il primo gruppo aveva ottenuto i risultati più brillanti e aveva una maggiore capacità di attenzione funzionale.

 4. Guardare le fotografie fa bene, ma l’acqua nella vita reale fa meglio.  Secondo le risposte inviate durante uno studio con l’applicazione Mappiness, non solo le persone sono più serene quando stanno all’aria aperta, ma sono più felici del 5,2% quando si trovavano vicino a un corpo d’acqua.

 5. L’acqua ci riporta al nostro stato naturale: la vita di ogni uomo comincia nell’acqua, il liquido amniotico che ci avvolge nell’utero, e il nostro corpo da bambini è composto per il 75-80% da acqua. Invecchiando, questa percentuale scende al 60% ma il nostro cervello, un fluido cerebrospinale chiaro e privo di colore, è ancora acqua per tre quarti e le nostre ossa per il 31%. Addirittura i feti umani, all’inizio dello sviluppo, hanno ancora strutture simili a fessure branchiali. Gli esperti parlano di una connessione biologica all’acqua che sollecita una risposta immediata nei nostri cervelli.

Non che mi mancassero le motivazioni ma alla luce di questo comunicato, personalmente, penso di avere un motivo in più per trascorrere i miei week-end al mare. (in foto mare di Bordighera - Italia)







Nessun commento:

Posta un commento