mercoledì 13 aprile 2016

Il ruolo del caffè sulla salute

chicchi di caffè

Abbiamo più volte trattato l'argomento caffè in questo blog, proponendo studi e dati sulle peculiarità di questo corroborante prodotto.
Ora un importante convengo tenutosi giovedì 10 marzo 2016 a Milano, intitolato “Il ruolo del caffè sulla salute”, ha fornito un quadro più ampio e completo su questo alimento, proponendo interventi di numerose autorità in campo medico e scientifico.

Gli organizzatori dell’ICA, Italian Coffee Association, tra i quali il presidente, il dottor Alessandro Polojac, sono consapevoli dell’importanza che ha acquisito seguire una corretta alimentazione ogni giorno, facendo attività fisica regolarmente e combinando gli alimenti in modo giusto ed equilibrato, per godere di buona salute e del giusto benessere psicofisico.
Ed è proprio qui che entra in gioco il caffè: tra le bevande più consumate al mondo, rito e piacere nelle nostre giornate, è stato spesso oggetto di controversie riguardanti le sue proprietà ed effetti sull’organismo."

Sotto attenta osservazione, dopo trent’anni di ricerche e circa 200 studi scientifici, si è potuto finalmente affermare a pieno titolo l’importanza che riveste il caffè all’interno di un piano alimentare sano e controllato.


“E’ stato dimostrato che, se bevuto rispettando le dosi indicate dalla comunità scientifica mondiale, 300mg ca. al giorno (ovvero 4-5 tazzine di espresso, 3-4 di preparato con la moka o 2,5 tazze di caffè americano) non produce alcun effetto negativo nell’individuo sano, ma può addirittura prevenire l’insorgenza di numerose patologie grazie al suo potere antiossidante”, afferma Amleto D’Amicis, coordinatore scientifico dell’evento.

 Eliminando fattori confondenti di tipo ambientale e di stile di vita (ad esempio il fumo) spesso correlati alla bevanda, è stato possibile delinearne la reale azione sull’organismo, come la riduzione della mortalità e di patologie cardiocerebrovascolari, diabete, infezioni e perfino alcuni tipi di tumore: quali tumore colon-rettale, al fegato e all’endometrio.

Lo studio, effettuato dal “National Institutes of Health” e condotto in 229.119 uomini e 173.141 donne dai 50 ai 71 anni, rincuora finalmente tutti i consumatori abituali di caffè, che sembrerebbe fungere da deterrente rispetto a malattie croniche del tratto gastrointestinale e del fegato.

Insomma, caffè non è solo sinonimo di pausa e gusto, ma anche di salute!
"Ora, dobbiamo compiere un ulteriore sforzo di ricerca per comprendere quale sia la complessa relazione tra il consumo della bevanda e i numerosi benefici che apporta all’organismo” commenta infine Daniele Del Rio, professore associato di Nutrizione umana presso l’Università degli Studi di Parma, concludendo il convegno.



Articoli correlati:

I pro e i contro del caffè

Il caffè ridurrebbe il rischio di cirrosi epatica: gli studi







1 commento:

  1. il caffè è una delle mie medicine preferite. Forse perchè lo bevo fin da ragazzina ma credetemi a me fa passare anche l'ansia al contrario della camomilla e del tè che non tollero molto!

    RispondiElimina