I polifenoli dell’olio extravergine di oliva di qualità possono influenzare la genesi, lo sviluppo nonché l’esito di alcuni tumori e la loro terapia. È quanto emerso da una recente ricerca sulle attività biologiche dei polifenoli dell’EVO pubblicata sulla rivista internazionale Oncology Reports, gestita dalla Lilt di Latina in collaborazione con il Capol di Latina, realizzata dal Dipartimento di Scienze e Biotecnologie della facoltà di medicina dell’Università La Sapienza Polo Pontino, e finanziata dalla Fondazione Terzo Pilastro.
Ricordiamo che per polifenoli s'intendono delle molecole del gruppo degli antiossidanti, presenti soprattutto in frutta e verdura ma anche in cacao, tè e vino (rosso specialmente). Queste molecole hanno catturato l'attenzione dei ricercatori già da diversi anni per le loro proprietà benefiche sull'organismo, tuttavia in mancanza di studi e per pareri spesso discordanti anche all'interno della stessa comunità scientifica, tutta la categoria degli antiossidanti è stata recentemente inserita in una specie di "limbo scientifico" in quanto non tutti i ricercatori sono concordi sul fatto che i benefici apportati dagli antiossidanti siano da imputare direttamente agli stessi e non siano presenti altri fattori (vedi. http://www.mirkotoller-medicinaenutrizione.it/2015/11/il-potere-antiossidante-e-veramente.html).
In questo caso comunque lo studio in questione (come altri), riesce a portare punti a favore al potere degli antiossidanti ed è palesemente a sostegno del fatto che essi giochino un ruolo fondamentale nel processo di guarigione.
Nei laboratori universitari di Latina sono stati analizzati i campioni di olio da monocultivar Itrana dei produttori pontini partecipanti alle ultime 8 edizioni del Concorso Provinciale ‘L’Olio delle Colline’. Si è riscontrato che i polifenoli dell’olio extravergine di oliva, inibiscono la capacità delle cellule tumorali di riprodursi, ed hanno inoltre effetti di riduzione della tossicità dopo il trattamento terapeutico con farmaci chemioterapici potenti e di potenziamento delle proprietà benefiche di altri.
L’esperimento è stato condotto in vitro, estraendo i polifenoli da oli di alta qualità, e mettendoli a contatto con le cellule colturali tumorali della vescica. Il risultato è che la proliferazione delle cellule malate rallenta. È stato anche dimostrato che i polifenoli riducono lo stress ossidativo indotto da agenti alchilanti come la Mitomicina, un farmaco altamente tossico usato per il trattamento chemioterapico di vari tipi di neoplasie; e al contrario potenziano l’attività di altri tipi di farmaci utilizzati per la terapia, come il Tassolo, andando a modulare positivamente alcuni processi biologici.
Per l'esattezza trattasi del secondo studio sulle proprietà antitumorali dell’olio extravergine d’oliva gestito dalla Lilt di Latina e dal Capol di Latina, effettuato dal Dipartimento di Scienze e Biotecnologie della facoltà di medicina dell’Università La Sapienza. Il primo, pubblicato su Nutrition and Cancer nel 2013, ha mostrato che l’estratto fenolico di EVO è in grado di inibire la motilità di cellule tumorali. Quest’ultimo invece ha definito alcuni meccanismi biologico-molecolari che suggeriscono che il consumo di EVO può agire da agente preventivo delle lesioni neoplastiche.
Si ricorda per correttezza che tutti questi studi che apportano nuove conoscenze a livello scientifico e potranno in secondo luogo risultare utili per lo sviluppo di nuove forme di cura, non devono comunque essere assolutamente intesi come cura a se stante e tantomeno utilizzati per ricette curative fai da te. Per intraprendere un percorso di cura da qualsivoglia patologia, specialmente se di entità grave come i tumori, è necessario e fondamentale rivolgersi ad un medico competente.
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